Toyota: innovazione nel WRC, pronta la nuova Yaris ad idrogeno
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Il Rally Sardegna 2025 inizia forte, lo shakedown lo conquista Ogier ma occhio alle retrovie, si scalpita per l'inizio di domani
Eravamo lì anche noi, o meglio, saremo lì anche noi; ad osservare le curve spettacolari e assaporare tutti i quintali di polvere che ci voleranno inesorabili in bocca. Aspettando le prove che ci vedranno coprotagonisti assieme ai piloti si è concluso lo shakedown del Rally Sardegna 2025. Noi stiamo ultimando i preparativi: zaini e borsoni sono da caricare in auto, ma ci teniamo lo stesso a darvi le ultime notizie che ci giungono direttamente dall’isola. L’arena di Cabu Abbas non è di certo il percorso più provante del weekend, anzi, ma è stato un buon test per comprendere lo stato di salute dei vari team in gara.
Di iniziare il racconto con l’ennesima sviolinata a Sebastian Ogier sinceramente non ho voglia, per quanto se le meriti tutte, di conseguenza dico solo che se fossi stato in lui mi sarei già ampiamente stufato di dominare gara dopo gara durante tutti questi anni. Purtroppo per me “al vostro posto non ci so stare” citando uno bravo. Fatto sta che il “giovanotto” continua imperterrito a fare quello che gli è riuscito meglio negli ultimi 20 anni e sempre con la naturalezza che lo contraddistingue.
Il francese si prende la vetta ma dietro di lui scalpitano due nomi inaspettati: Takamoto Katsuta e Sami Pajari si assestano con lo stesso tempo (1:43.8) con solo 7 decimi di distacco dal leader, che stiano mandando un segnale per l’inizio delle PS?
Dietro a loro Rovanperä , Neuville e McErlean: lo svedese su tutti sembra essere quello più preoccupato dalle difficoltà dei percorsi: “Sardegna è sempre stata una gara complicata,” ha ammesso il campione della Toyota. “Ogni volta che torniamo qui sappiamo che ci aspetta una sfida impegnativa.”.
Thierry invece sembra dare timidi segnali di ripresa, che sia la gara della svolta? All’irlandese infine non possiamo che mandare un grande in bocca al lupo, la sua Ford Fiesta Rally2 non lo aiuta per niente ma lui continua a macinare buone prestazioni.
Lo Shakedown ha dato di certo una botta di adrenalina e spettacolo in vista del weekend ma, il tratto nell’arena non rappresenta di certo le prove impervie che si troveranno davanti nei prossimi giorni i piloti in gara, PS che trovate analizzate nella nostra guida QUI presente.
I 2.19 km di Cabu Abbas non sono abbastanza per prevedere l’andamento della gara e un’ipotetico risultato finale però, possiamo provare a dare qualche spunto importante.
La Toyota parte forte e dimostra una volta di più lo stato di forma ottimo dei suoi piloti, in questa tappa non li diamo di certo per favoriti eppure le premesse sembrano rosee per la casa giapponese. L’unico neo per i nipponici potrebbe essere rappresentato da Elfyn Evans che si aggiudica “solo” il decimo tempo quasi a chiudere il gruppo delle Rally1, il leader del mondiale non è apparso straripante come nelle prime uscite ma non abbiamo dubbi che saprà rifarsi durante la gara vera e propria.
L’ultima menzione non possiamo che lasciarla agli interessati della Rally2: Daprà e Rossel su tutti. L’italiano inizia nel migliore dei modi la tappa “casalinga” prendendosi il secondo tempo di classe (tredicesimo assoluto e primo di WRC2) tampinato proprio dal francese. Per il transalpino sembra essere una tappa con un valore aggiunto rispetto alle altre, le dichiarazioni degli ultimi giorni non lasciano niente al caso “Il piano è di mettere pressione agli altri e conquistare qualche punto prima della mia pausa. Vediamo dopo la Sardegna. Di sicuro, ho le stesse condizioni, con più grip. La macchina è stata molto piacevole da guidare [in Portogallo] e spero di avere le stesse sensazioni”. Non escludiamo del tutto Oliver Solberg che nonostante non sia iscritto al WRC2 per questa gara ha dimostrato ancora una volta quanto la terra sia il suo pane.
Per noi di Andrirally è tutto, durante questo weekend ci troverete sui nostri profili social a documentare tutta l’adrenalina del Rally Sardegna 2025
Crediti foto: wrc.com