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WRC: Ogier sempre più grande, rammarico Tanak al Rally Portogallo

3 min di lettura

Non pensavamo fosse possibile eppure continua a stupirci, Sebastian Ogier Domina il Rally del Portogallo battendo un Tanak arrembante

Lo sappiamo che è banale, semplicistico e fin troppo generalista utilizzare la parola “grandezza”, aggettivo decisamente abusato, anche da noi lo ammettiamo, nel mondo dello sport. Talvolta però non c’è bisogno di scomodare il cervello arrovellandoci a cercare una definizione, talvolta è la grandezza che si palesa a noi. 

Scusate l’introduzione fin troppo filosofica ma la prova di Sebastian Ogier in questo Rally del Portogallo ci ha sbattuto in faccia quanto lui sia un “grande” di questo sport, e quanto noi dovremmo essere grati di vederlo ancora sulle strade di tutto il mondo. 

La gara

Cerchiamo di rimanere oggettivi e snoccioliamo qualche numero utile a capire meglio la gara in generale: l’uomo di copertina è senza ombra di dubbio Sebastian Ogier, eppure, c’è qualcuno che stava per rubare il palcoscenico al francese. Le prime fasi della gara iniziano con un Ott Tanak arrembante, deciso sin da subito a imporre il suo ritmo fino alla prova finale. Non ci sono dubbi che la testa del podio sarebbe stata nelle mani del pilota estone se non avesse avuto problemi allo sterzo. 

Teoria che viene confermata dal vincitore stesso del Rally di Portogallo a fine gara: “È stata una dura lotta con Ott, purtroppo non è stata giusta fino alla fine a causa del suo problema. Altrimenti non avremmo vinto, perché era ovviamente più veloce, ma nei rally non è sempre importante essere veloci, bisogna anche portare a casa il risultato ed è quello che abbiamo fatto”. Il dominio di Ogier infatti non nasce di certo dalla velocità, il francese in tutta la tappa portoghese ha vinto “solo” 5 prove. Nel mezzo, però, il quarantunenne è riuscito a ridurre gli errori al minimo riuscendo così a portarsi a casa uno dei rally più difficili dell’intero WRC

Gli altri protagonisti

Nonostante la prestazione di Ogier abbia gettato ombra sul resto dei piloti in gara è giusto parlare anche degli sconfitti illustri. Partendo dal campione del mondo in carica Thierry Neuville, il belga prolunga la striscia di risultati deludenti con cui ha iniziato l’intero mondiale, i 38.5 secondi accumulati dalla vetta sono più che mai esplicativi di un suo momento infelice.

Davanti al quarto posto di Neuville si posiziona un solido Kalle Rovanperä, il finlandese ha condotto la sua prova senza picchi di talento ne scivoloni rovinosi, è riuscito a tenere il controllo della gara conquistando un terzo posto importante a soli 12.2 secondi dalla vetta. 

Il resto della compagnia

Oltre al già citato Ott Tanak, protagonista indiscusso della gara assieme a Ogier, autore di un ottimo secondo posto, snoccioliamo i nomi rimanenti. Le tre Toyota restanti di Takamoto Katsuta, Elfyn Evans e Sami Pajari chiudono quinto, sesto e settimo e precedendo le due Ford di Josh McEarlean e Gregoire Munster, incapaci di impensierire i piani alti della classifica. 

Andando invece nel WRC2 è obbligatorio citare la gara dominata da Solberg, capace di creare distacchi importanti anche sui principali rivali come Yohann Rossel e Gus Greensmith. Vittoria mai realmente in discussione fin dalla chiusura del venerdì quando il vantaggio sul pilota più vicino recitava 53 secondi. 

Il Rally di Portogallo è stato, come si prospettava, ricco di spettacolo e adrenalina, speriamo che il prossimo sia meglio, dato che ci saremo anche noi di Andrirally.

Crediti foto: Rally Portogallo

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