WRC: rally di Sardegna, l’elenco iscritti chiama spettacolo
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Altro episodio dell'intervista a Simone Rappa, qui il neo pilota si confronta su vari temi tra cui l'impatto di suo padre nel suo percorso
Continua la serie di scambi tra il nostro team di Andrirally e Simone Rappa, vari i temi che abbiamo trattato, tra questi anche il rapporto con suo padre, navigatore oramai esperto del mondo del rally. Incalzato sul tema dei social Simone non smette di confermare quanto il mondo della comunicazione lo abbia aiutato e possa aiutare a inserirsi in certi ambienti.
Per quanto riguarda la mia esperienza, sempre nel mondo social, ovviamente io da dare all’azienda a livello sportivo rispetto a quello che può dare un Campedelli o un Crugnola, non ho niente.
L’unica cosa che posso dare all’azienda, che comunque nel 2025 è una grandissima risorsa, è l’avere un grande pubblico un gran numero di di gente che mi segue.
Arrivando a questo punto fai capire all’azienda quello che vuoi trasmettere, che la passione comunque è tanta, c’è, e vuoi trasmettere quello che veramente è per te questo sport.
Oltre ai social Simone Rappa ha sempre avuto una grande figura di riferimento come suo padre, che lo aiutato sotto molti punti di vista.
Avere una figura come tuo padre ti ha aiutato in questo percorso?
Mi ha aiutato, mi ha aiutato sia dal punto di vista sportivo perché mi sta insegnando un sacco di cose, cose che sinceramente non sapevo. Ma anche dal punto di vista comunque di quelle che sono le pressioni, soprattutto avendo una pressione tra virgolette mediatica importante, diciamo che mi ha fatto capire certe cose e adesso capisco veramente questo mondo e come devo affrontare questa gara.
Se volete vedere l’intervista integrale cliccate QUI.